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Esami universitari, studiare meglio in 3 mosse

Studiare per gli esami universitari può davvero essere difficile.
Gli impegni che si accumulano, le materie che si accavallano, le date degli esami che faticano a incastrarsi in sessioni che sembrano un campo di battaglia navale.

Occorre dunque studiare meglio? Sicuramente aiuta.
Ed è possibile farlo con maggior criterio, in modo da andare dritti all’obiettivo.

Ecco quindi tre aspetti da considerare attentamente per dare una svolta a ore di studio inconcludente.

1) Trova lo spazio che ti fa sentire a tuo agio

Ognuno ha il suo. C’è chi ama studiare a casa propria. Sedersi davanti la scrivania – anche restando in pigiama – e poter liberamente gironzolare per casa mentre si ripete a voce alta quel concetto così ostico, dà quel senso di libertà e comodità che indubbiamente concilia con lo studio. Ma c’è chi, al contrario, restando a casa non saprebbe proprio come fare per concentrarsi.

Perché stare a casa può anche voler dire avere sempre a portata di mano innumerevoli distrazioni. Così questa tipologia di studente universitario preferisce andare a studiare nelle aule studio, così da essere circondato da altri studenti che hanno il suo stesso obiettivo: il superamento degli esami.

2) Trova le condizioni ambientali ideali

A volte influiscono sulla scelta del “dove studiare” anche le condizioni climatiche, naturalmente. Perché allora non provare a studiare in un luogo che fino a quel momento si era ritenuto inusuale? Quando la concentrazione sembra scarseggiare, cambiare aria può essere la vera chiave di volta.

Per chi ha bisogno di concentrarsi sullo studio il luogo scelto per le ore di studio è molto più di una cornice. Ma non è il solo elemento che può condizionare, nel bene o nel male, l’andamento dello studio. Per puntare dritti all’esame è infatti importante capire anche quali sono le condizioni ambientali in cui si riesce più facilmente a concentrarsi.

Musica in sottofondo, che fa da colonna sonora alle nozioni che si acquisiscono di volta in volta o silenzio assoluto per assimilare meglio la materia? Gruppi di studio o totale solitudine? La ricerca del proprio metodo di studio passa anche attraverso queste domande.

3) Trova il momento migliore nella giornata

Quelli che studiano all’università hanno tutti lo stesso obiettivo: la laurea. Ma ciò non vuol dire che siano tutti identici! Ogni studente ha delle caratteristiche assolutamente uniche. Per questo i consigli che possono essere perfetti per uno studente universitario possono rivelarsi assolutamente inefficaci se applicati a un altro.

Fino alla maturità i ritmi di uno studente sono scanditi dalle lezioni quotidiane. La mattina è fatta per stare in classe, per ascoltare i professori, per fare le verifiche e le interrogazioni, mentre il pomeriggio è fatto per studiare, svolgere i compiti assegnati per i giorni a seguire.

Negli anni universitari, invece, nonostante ci siano comunque le lezioni da seguire (e talvolta la frequenza sia obbligatoria), la musica cambia: ogni studente diventa direttore d’orchestra del proprio tempo. All’università si ha quindi la possibilità di scoprire qual è effettivamente il momento della giornata in cui si è più produttivi.

Per ottenere agli esami risultati migliori in minor tempo è perciò meglio capire se si è più adatti allo studio al mattino o al pomeriggio. Se ad esempio dopo il risveglio si fatica a carburare, anche dopo il terzo caffè, allora è meglio rimandare lo studio più intenso al pomeriggio e limitarsi nelle prime ore del giorno a ripassare i passaggi studiati nei giorni precedenti.

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