Scienze della comunicazione

Scienze e tecniche dell’interculturalità

Denominazione: Scienze e tecniche dell’€™interculturalità  (Curriculum per consulente e professionista per le imprese commerciali e turistiche collegate con i paesi dell’€™est europeo e del mediterraneo)

Denominazione: Scienze e Tecniche dell’Interculturalita’

Università : Università  degli Studi di Trieste

Classe: 14 – Classe delle lauree in scienze della comunicazione

Facoltà  di riferimento del corso
Lettere e filosofia

Sede del corso
Trieste

Data di attivazione: 01/10/2001

Obiettivi formativi specifici

I Laureati del Corso di Laurea in Scienze e Tecniche dell’€™Interculturalità  devono, all’interno della classe di Laurea in Scienze della comunicazione, acquisire una specifica competenza metodologica interculturale, ossia devono poter affrontare qualunque attività  professionale, sapendo confrontare culture diverse in una prospettiva di dialogo e di scambio reciproco, superando sia l’€™ottica della monoculturalità  sia quella della multiculturalità , inadeguate entrambe alle necessità  della società  contemporanea, italiana, europea, internazionale.

I laureati nel Corso di Laurea in S.T.I. devono:

1. possedere competenze di base e abilità  specifiche nei settori dei mezzi di comunicazione ed essere in grado di svolgere compiti professionali nei diversi apparati delle industrie culturali (editoria, cinema, teatro, radio, televisione, nuovi media) e nel settore dei consumi; inoltre devono poter operare come consulenti per le classi scolastiche multietniche , devono poter lavorare come esperti di relazioni internazionali per il M.A.E., ma anche per gli Enti locali e per le strutture private impegnate nella cooperazione allo sviluppo e nell’accoglienza degli immigrati; devono inoltre poter operare come consulenti delle imprese commerciali e turistiche, collegate a Paesi extracomunitari.

2. possedere le competenze relative alle nuove tecnologie della comunicazione e dell’€™informazione, nonché le abilità  necessarie allo svolgimento delle attività  di comunicazione interculturale nelle aziende private, nella pubblica amministrazione e nei beni culturali.

3. possedere specifiche conoscenze relative alle politiche operative della comunicazione e dell’€™informazione, anche sotto il profilo istituzionale, in relazione ai cambiamenti in una pluralità  di settori sia interni, sia internazionali, in un’ottica interculturale.

4. possedere le abilità  necessarie per attività  redazionali e funzioni editoriali, anche nel settore dell’€™audio-visivo, con esplicito riferimento al confronto tra culture, società, tradizioni diverse.

5. essere in grado di utilizzare, in forma scritta e orale, due lingue straniere (di cui almeno una dell’ Unione Europea) affiancate da un’€™ampia conoscenza della storia, della cultura, della religione, dell’€™economia e del diritto dei Paesi comunitari ed extracomunitari, nei quali vengono parlate le lingue prescelte, nell’ambito specifico di competenza (in senso sia teorico che professionale) e per lo scambio di informazioni generali, al fine di stabilire contatti operativi in campo culturale, politico, economico con esponenti delle varie comunità  presenti in Italia, ma anche con i rappresentanti dei Paesi d’€™origine. I laureati dovranno inoltre acquisire le abilità  e le conoscenze per l’€™uso efficace della lingua italiana

6. possedere le abilità  di base necessarie alla produzione dei testi per l’industria culturale, per i docenti della scuola dell’€™obbligo, di programmi per la cooperazione allo sviluppo, di pubblicazioni informative per gli immigrati , di testi-programmi per le imprese commerciali e turistiche e di rapporti necessari alla programmazione delle relazioni internazionali.

Ai fini indicati i curricula del CdL in S.T.I. :

a) comprendono attività  dedicate all’€™acquisizione delle conoscenze fondamentali nei vari campi delle scienze della comunicazione e dell’€™informazione, nonché nei campi delle discipline giuridiche, economiche, sociologiche, antropologiche, storico-religiose, linguistiche, psicologiche, dell’arte e dello spettacolo, storiche, geografiche, merceologiche, dei trasporti, ecc.

b) comprendono attività di laboratorio e , in relazione ad obiettivi specifici, l’obbligo di attività  esterne quali tirocini formativi presso aziende e laboratori, stages e soggiorni, anche presso altre università  italiane e straniere, nel quadro di accordi nazionali ed internazionali.

c) possono prevedere attività di tirocinio in enti turistici, nelle imprese commerciali, nelle “€œo.n.g.”, nelle strutture di formazione al giornalismo, negli uffici del lavoro degli enti locali, negli assessorati, provveditorati, organizzazioni scolastiche , tribunali, ecc.

Ambiti occupazionali previsti per i laureati

I laureati della classe svolgeranno attività  professionale nelle organizzazioni pubbliche e private, nazionali e internazionali, in qualità  di addetti stampa, comunicatori pubblici, esperti di gestioni di aziende editoriali, esperti multimediali, esperti di istruzione a distanza, consulenti per le scuole con presenze multietniche, esperti di cooperazione allo sviluppo, esperti per l’accoglienza e l’€™integrazione degli immigrati, consulenti nelle imprese commerciali e turistiche ed esperti di relazioni internazionali.

  • Non è presente un test di orientamento preliminare alle iscrizioni
  • Non è prevista una valutazione della preparazione iniziale dello studente
  • Non sono presenti attività  di recupero degli eventuali debiti formativi
  • Esiste un servizio di tutorato
  • Non è attivo un servizio rivolto a favorire l’inserimento occupazionale dei laureati
  • Sono previsti 3 tutors
  • Non sono presenti strutture dedicate ai soggetti diversamente abili
  • Sono presenti strutture dedicate a stage e tirocini

I corsi di laurea attivi in ambito turistico a Friuli sono:

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